Di giorno, i tigli fanno ombra. Di notte, i tigli fanno luce. Come le nuvole
che di giorno fanno ombra e di notte rischiarano il cielo. Di giorno non riesci
a leggere quel che c’è scritto sulle brattee dei tigli, quelle lunghe foglie
dorate che fanno da ala ai frutti. Al tempo del solstizio d’estate le brattee
dorate dei tigli sfavillano al sole come lamine votive recanti iscrizioni che
non sono fatte per occhi umani. Al tramonto una nuvola misericordiosa, una sola,
vela il sole: allora tu ti accosti a quelle lunghe foglie che sembrano ali
dorate, le guardi in controluce, cerchi di decifrare il messaggio delle loro
venature. Ma non ci riesci, il sole te lo impedisce e la nuvola non basta a
contrastarlo. Eppure quando eri ancora nel ventre di tua madre sapevi cos’era
quel messaggio: era una storia, la tua storia. Al tempo del solstizio d’estate
tua madre guardava i tigli al tramonto e tu conoscevi il messaggio che le loro
ali dorate recavano, conoscevi la tua storia. Venendo alla luce l’hai
dimenticata. Ora sai che hai bisogno di ricordare quella storia, ora sai che per
te quella storia è preziosa come l’oro. Ma il sole del solstizio d’estate
abbacina i tuoi occhi: non puoi vedere, non puoi sapere. E al tramonto ti
costringi a rientrare a casa. Mentre ti allontani dai tigli i frutti caduti a
terra scricchiolano sotto i tuoi piedi come cocci di un salvadanaio vuoto.
Mentre ti allontani dai tigli le brattee cadute a terra sfavillano come lamine
d’oro di un tesoro che qualcuno ha dissepolto per caso e non potendo credere ai
propri occhi ha subito gettato di nuovo nel fango. Di notte non puoi dormire e
guardi la luna calante che ti ricorda che quel che sembra stia per finire in
realtà sta per cominciare di nuovo. Ora che è buio devi andare sotto i tigli.
Non aver paura, li troverai: di notte i tigli fanno luce. Di notte le foglie dei
tigli palpitano come il cuore di chi non dorme, di notte i frutti dei tigli
oscillano come la volontà di chi non sa se temere o sperare che faccia giorno.
Di notte le brattee dorate dei tigli sfavillano come gli occhi di chi vede al
buio: ti riconosceranno e ti racconteranno una storia. La storia che sapevi
prima di nascere, quella storia che per te è preziosa come l’oro: la tua storia. |