Nessuno ti dice che sei bella. Eppure lo sei. Sei bella come un’ombra che
sfiora il mare, come una nuvola lambita dal mare. E sei sola come la luna quando
le nuvole le impediscono di specchiarsi nel mare, come una folata di vento che
fa fremere il mare per un istante troppo breve. E sei forte come le rocce che
respingono l’assalto delle onde, come le onde che daranno sempre l’assalto a
quelle rocce. Gli uomini non ti dicono che sei bella perché temono la tua forza.
Ti dicono parole che hanno il suono dell’acqua di uno stagno quando vi viene
gettato un sassolino, per gioco. Tu non ascolti le parole degli uomini. Tu
ascolti le rocce che sconfiggono le onde e le onde che rialzano sempre la testa
e con la tua arpa suoni una musica che è un inno alla tua bellezza. Una folata
di vento porterà questa musica agli uomini addormentati: sentiranno un fremito
leggero e sogneranno una donna bella come un’ombra che sfiora il mare, bella
come una nuvola lambita dal mare. |